"Tutto quello che si fa, è solo ed esclusivamente per noi. Non possiamo vivere in un mondo rovinato in tutti i sensi, quando abbiamo invece l'opportunità di collaborare tra di noi e fare di questo mondo un luogo più bello, ricordandoci che la terra su cui viviamo non ci è stata donata dai nostri padri ma ci è stata prestata dai nostri figli."

giovedì 21 luglio 2011

La nascita dell'energia geotermica

L'energia geotermica è l'energia generata per mezzo di fonti geologiche di calore e può essere considerata una forma di energia alternativa e rinnovabile, se valutata in tempi brevi. Si basa sullo sfruttamento del calore naturale della Terra dovuto all'energia termica rilasciata in processi di decadimento nucleare naturale di elementi radioattivi quali l'uranio, il torio e il potassio, contenuti naturalmente all'interno della terra. La storia della geotermia nasce in Italia (almeno per quanto riguarda la generazione elettrica) e precisamente in Toscana nella zona di Larderello in provincia di Pisa, dove fino all'800 le manifestazioni geotermiche tramite i soffioni boraciferi erano naturali, e avevano contribuito a fargli avere il nome di valle del diavolo. In seguito, a causa dello sfruttamento delle risorse geotermiche, prima per l'estrazione del boro per l'industria farmaceutica dell'epoca e dai primi del ‘900 grazie al Principe Piero Ginori-Conti per la generazione di energia elettrica, le emissioni naturali si sono praticamente estinte e la valle del diavolo è diventata un'incantevole valle verde. In Italia tutta l'attività geotermica per la produzione di energia elettrica è in mano a Enel Green Power e la maggior parte delle centrali si trova nella zona Larderello-Travale-Radicondoli e in minor quantità sul monte Amiata. Questa zona ha comunque raggiunto una sorta di saturazione con poche ulteriori prospettive di sviluppo, mentre è in fase di partenza un progetto che intende sfruttare la zona dei Campi Flegrei alle pendici del Vesuvio. La geotermia per quanto limitata come sfruttamento è una risorsa strategica per la gestione della rete, alla pari dell'energia idroelettrica. Infatti, con lo sviluppo delle energie rinnovabili come fotovoltaico e soprattutto eolico si possono ottenere relativamente grandi quantità di energia caratterizzate però da una forte intermittenza e imprevedibilità. Questa intermittenza fa sì che la rete elettrica deve essere in grado di compensare carenze delle altre fonti, ovviamente per il momento questa compensazione è minima in quanto l'apporto da eolico e solare è ridotto e comunque viene fatto tramite le tradizionali centrali a carbone, gas e petrolio. In una prospettiva però di grosso contributo delle fonti rinnovabili il geotermico diventa fondamentale con la sua capacità di produrre energia 24 ore su 24. L'energia geotermica è una forma di energia sfruttabile che deriva dal calore presente negli strati più profondi della crosta terrestre. Infatti penetrando in profondità nella superficie terrestre, la temperatura diventa gradualmente più elevata. Per estrarre e usare il calore imprigionato nella Terra, è necessario individuare le zone con anomalia termica positiva dove il calore terrestre è concentrato: il serbatoio o giacimento geotermico. Per ottenere un ottimale riscaldamento di case o serre viene messa in atto l'azione di fluidi a bassa temperatura; invece, per ottenere energia elettrica si fa uso di fluidi ad alte temperature. Esistono diversi sistemi geotermici, ma attualmente vengono sfruttati a livello industriale solo i sistemi idrotermali, costituiti da formazioni rocciose permeabili in cui l'acqua piovana e dei fiumi si infiltra e viene scaldata da strati di rocce ad alta temperatura. L'uso di quest'energia comporta vantaggi come l'inesauribilità a tempi brevi, se sfruttata in modo razionale, ed il minor inquinamento dell'ambiente circostante; un certo inquinamento non viene escluso per la possibile immissione nell'area di elementi tossici, come zolfo, mercurio e arsenico presenti nei fluidi geotermali, per questo motivo le aree geotermiche sono sottoposte a verifiche ambientali annuali. Rivolto solamente ad una produzione di energia termica, è il sistema geotermico a bassa entalpia che sfruttando il naturale calore del terreno con l'ausilio di una pompa di calore riesce a produrre energia termica per l'acqua calda sanitaria e per il riscaldamento degli edifici. In alcune particolari zone si possono presentare condizioni in cui la temperatura del sottosuolo è più alta della media, un fenomeno causato dai fenomeni vulcanici o tettonici. In queste zone "calde" l'energia può essere facilmente recuperata mediante la geotermia. La geotermia consiste nel convogliare i vapori provenienti dalle sorgenti d'acqua del sottosuolo verso apposite turbine adibite alla produzione di energia elettrica e riutilizzando il vapore acqueo per il riscaldamento urbano, le coltivazioni in serra e il termalismo. Per alimentare la produzione del vapore acqueo si ricorre spesso all'immissione di acqua fredda in profondità, una tecnica utile per mantenere costante il flusso del vapore. In questo modo si riesce a far lavorare a pieno regime le turbine e produrre calore con continuità. La geotermia resta comunque una fonte energetica marginale da utilizzare solo in limitati contesti territoriali. Resta in ogni caso una potenzialità energetica da sfruttare laddove possibile, anche sfruttando le potenzialità del riscaldamento geotermico. In tal senso molto promettente sembrano essere gli sviluppi relativi all'energia geomagmatica, che presenta una distribuzione territoriale molto estesa a motivo dell'assenza di utilizzo di acqua ma solo calore. Dal punto di vista della generazione di energia elettrica, la geotermia consente di trarre dalle forze naturali una grande quantità di energia rinnovabile e pulita. Queste centrali inoltre non comportano un danno all'ambiente, poiché considerate non inquinanti. Un ulteriore vantaggio è il possibile riciclaggio degli scarti, favorendo il risparmio. Anche per quanto riguarda la generazione di energia termica, la geotermia presenta numerosi vantaggi: economia, ambiente, sicurezza, disponibilità e architettura. La fonte geotermica riceve in particolar modo due critiche:
- Dalle centrali geotermiche fuoriesce insieme al vapore anche il tipico odore sgradevole di uova marce delle zone termali causato dall'idrogeno solforato. Un problema generalmente tollerato nel caso dei siti termali ma particolarmente avverso alla popolazione residente nei pressi di una centrale geotermica. Il problema è risolvibile mediante l'installazione di particolari impianti di abbattimento.
- L'impatto esteriore delle centrali geotermiche può recare qualche problema paesaggistico. La centrale si presenta, infatti, come un groviglio di tubature anti-estetiche. Un'immagine che non dista comunque da quella di molti altri siti industriali o fabbriche. Il problema paesaggistico può essere facilmente risolto unendo l'approccio funzionale dei progetti ingegneristici con quello di un'architettura rispettosa del paesaggio e del comune senso estetico.

Paolo Roberto Maciariello

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