"Tutto quello che si fa, è solo ed esclusivamente per noi. Non possiamo vivere in un mondo rovinato in tutti i sensi, quando abbiamo invece l'opportunità di collaborare tra di noi e fare di questo mondo un luogo più bello, ricordandoci che la terra su cui viviamo non ci è stata donata dai nostri padri ma ci è stata prestata dai nostri figli."

martedì 29 gennaio 2013

Cartolina da Pietramelara: domenica 27 gennaio

Domenica mattina nella palestra comunale c'è stata una manifestazione di diverse scuole regionale di Karate.Vastissima era la presenza di genitori, che accompagnavano i loro figli.Così si presentava l'ingresso della struttura agli occhi degli ospiti.

sabato 26 gennaio 2013

Rapporto Pendolaria 2012

“Fateci uscire dalla preistoria”. E’ lo slogan dei volontari di Legambiente che manifestano oggi insieme ai pendolari di Roma, Padova, Foligno, Pinerolo, Napoli, Viareggio, Lucca, Pistoia, Prato, Firenze, Bologna, Genova, Ancona e Caltagirone. Quattordici appuntamenti in altrettante stazioni d’Italia, dal Veneto alla Sicilia, per sottoporre all’attenzione del governo la situazione di degrado in cui versa il trasporto pendolare: lo stato di abbandono di molte stazioni, la vetustà dei treni, la soppressione delle corse e persino di intere linee (12 in Piemonte!), i ritardi e il conseguente sovraffollamento, l’incertezza dei finanziamenti e del futuro di un settore che interessa quasi tre milioni di cittadini.

Sono infatti 2 milioni 903 mila le persone che, nel nostro paese, ogni mattina prendono il treno per andare a lavorare o a studiare. Ogni sera lo riprendono per tornare a casa. In 90.000 sulla Roma San Paolo-Ostia, in 75.000 sulla Roma Nord-Viterbo, 60.000 sulla Napoli-Torregaveta, 58.000 sulla Milano-Saronno-Lodi, 45.000 sulla Milano-Como-Chiasso, 30.000 sulla Padova-Venezia Mestre, per fare qualche esempio di linee frequentate da più passeggeri dell’Alta Velocità Roma-Milano.

Passeggeri inesistenti, però, nel dibattito pubblico, come mette in evidenza Legambiente nel suo rapporto Pendolaria 2012. Cittadini di serie B per la politica nazionale dei trasporti, che da oltre dieci anni premia la strada a danno della ferrovia come ben dimostra la suddivisione dei finanziamenti della Legge Obiettivo 2002-2012: 71% delle risorse per strade e autostrade, 15% per le ferrovie e 14% per le reti metropolitane. Anche quest’anno, alla crescita costante del numero di pendolari in Italia governo e amministrazioni regionali hanno risposto con tagli ai servizi, aumenti del costo dei biglietti in tutte le regioni e incertezze sugli investimenti, con effetti rilevanti sulla qualità del servizio.

“Serve un vero e proprio cambio di rotta per dare a tre milioni di persone la possibilità di scegliere un treno pulito e puntuale, magari nuovo e veloce - commenta Edoardo Zanchini, vice presidente di Legambiente – La campagna elettorale si deve occupare di questi temi e al nuovo governo spetterà dare certezze per il futuro del servizio pendolare, in modo da togliere macchine dalle strade e consentire alle famiglie di risparmiare su auto e benzina: una ricetta lungimirante e concreta per i problemi delle città e delle persone. Altro che tagli, si deve puntare a far crescere il trasporto ferroviario pendolare in modo da arrivare a 5 milioni di cittadini trasportati nel 2020”.

Il funzionamento del servizio ferroviario regionale è garantito da finanziamenti statali e regionali. A livello statale nel triennio 2010-2012 la media delle risorse stanziate è diminuita del 22% rispetto al 2007-2009. Il 2009 è, infatti, l’ultimo anno in cui sono state destinati fondi sufficienti a garantire un servizio decoroso. Nel 2011 i tagli effettuati dal governo Berlusconi nei confronti delle regioni hanno comportato una riduzione del 50,7% delle risorse. Il Governo Monti ha coperto in parte il deficit, ma per i prossimi anni le risorse a disposizione non bastano a garantire il servizio attuale ne a permettere investimenti in nuovi treni.

sabato 19 gennaio 2013

Le primarie della cultura


Se non puoi scegliere il candidato, scegli le sue idee
Il 24 e 25 febbraio gli italiani saranno chiamati ad esprimersi alle elezioni politiche per indicare i propri rappresentanti in Parlamento. La legge elettorale, però, impedisce di scegliere deputati e senatori. Il cosiddetto Porcellum obbliga a votare per liste bloccate.
Per questo, non potendo scegliere i candidati, i cittadini dovrebbero avere almeno l’opportunità di scegliere le idee che vorrebbero vedere sostenute dai prossimi governanti.
E' l'obiettivo a cui puntano le “Primarie della Cultura”, iniziativa nata dall'idea di un gruppo di giovani al quale il FAI – Fondo Ambiente Italiano intende dar voce. 
Per la prima volta in Italia viene indetta una grande consultazione popolare con lo scopo di promuovere e valorizzare soluzioni concrete nell'ambito della cultura, del paesaggio, dell’ambiente.
Grazie all'impulso che viene dai giovani, la cultura può e deve entrare a far parte a pieno titolo del temi della prossima campagna elettorale, con lo scopo di sostenere e rafforzare un settore dinamico, interessante e di valore irrinunciabile per tutti gli italiani.

Il miracolo irlandese e il non miracolo nostrano


La notizia del miracolo Irlandese ha fatto il giro del mondo anche attraverso la rete. Molti di voi ricorderanno che l'Irlanda è stata il primo paese Europeo ad essere afflitto da una crisi economica pesantissima. Il fondo monetario internazionale ha predisposto un piano di salvataggio speciale che ha risollevato le sorti del la nazione; in aggiunta ai milioni di dollari ricevuti, il governo ha adottato una strategia di crescita totalmente innovativa, basata sulle energie rinnovabili. La manovra ha fatto automaticamente salire i costi di petrolio, gas naturali e cherosene, ponendo la popolazione di fronte a un bivio: continuare a inquinare, dilapidando il patrimonio in tasse; oppure l'alternativa: un'inversione di marcia nel segno dell'ecologia. Il paese ha scelto questa seconda possibilità, che gli ha permesso di uscire dalla crisi e vantare un livello di sfruttamento dell'energia pulita da primato, con livelli di emissione calati del 15% dal 2008 e del 6,7% nel solo 2011, anno in cui l'economia irlandese ha ricominciato a crescere. Secondo l'Economist, quella che oggi è la nazione più verde d'Europa  e che quattro anni fa era solo "al verde", in questo anno  potrebbe raggiungere  un miracoloso tasso di crescita del 2 %. 
Una nazione che, con scelte serie, è riuscita in solo quattro anni a crescere, mentre la nostra Italia è daun decennio che segue un tasso di crescita pari a zero. Acuito dalla recente crisi, negli ultimi tre anni, questo tasso è negativo.

martedì 1 gennaio 2013

Buon Anno dal Circolo Legambiente


Il circolo LEGAMBIENTE PIETRAMELARA augura a voi e alle vostre famiglie un felice Anno Nuovo