Cari amici di Legambiente, dopo
diversi problemi burocratici che hanno rallentato i primi passi dell’associazione
in questo 2012, siamo lieti di annunciarvi l’apertura della campagna
tesseramento 2012. Nei prossimi giorni potrete quindi sottoscrivere la vostra tessera
e divenire parte del più grande circolo ambientalista d’Italia. Nelle prossime
settimane il circolo sarà di nuovo presente sul territorio con alcune
manifestazioni, quindi non vi resta che restare collegati per tutte le novità, pubblicate sul blog in anteprima!
"Tutto quello che si fa, è solo ed esclusivamente per noi. Non possiamo vivere in un mondo rovinato in tutti i sensi, quando abbiamo invece l'opportunità di collaborare tra di noi e fare di questo mondo un luogo più bello, ricordandoci che la terra su cui viviamo non ci è stata donata dai nostri padri ma ci è stata prestata dai nostri figli."
venerdì 30 marzo 2012
giovedì 15 marzo 2012
Giusto per continuare a pensare!
Rifiuti, 3 discariche con amianto sequestrate nel Casertano
Oltre 2.500 tonnellate di immondizia su 13 ettari di terreno fra i comuni di Succivo, Marcianise e Castelvolturno. L'operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza.
I RIFIUTI. Tra i rifiuti giacenti, oltre 2.500 tonnellate, vi erano oltre 60 tonnellate di eternit triturato, altamente cancerogene. Nelle aree erano state abbandonate tonnellate di materiale inerte da risulta proveniente da cantieri edili, ceramiche, parti d'autovetture, materiale plastico, scarti industriali e rifiuti medicali.
LE DISCARICHE. Le discariche abusive si trovano nelle periferie dei centri cittadini. dai cumuli di rifiuti e di amianto scaturivano grosse quantità di percolato che impregnavano il terreno circostante. A Castel Volturno, il liquame raggiungeva il fiume Agnena a causa della rottura della vasca di contenimento recentemente realizzata, in quantità tali da modificare anche a naturale colorazione delle acque del litorale Domitio. Gli amministratori comunali sono stati segnalati alla magistratura e sollecitati ad assumere immediate iniziative per impedire l'aggravarsi della situazione e ripristinare le aree. I finanziari indagano per cercare di identificare i responsabili del danno ambientale attraverso l'analisi dei rifiuti.
FONTE: http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-5cc9e674-9b84-4cb1-ad27-69f7b26431b3.html
venerdì 9 marzo 2012
Rovinarci fa parte della nostra natura
La Fonderia è la branca
della metallurgia che si occupa dei processi produttivi che permettono di ottenere degli
oggetti metallici tramite la fusione e la colata di questi ultimi in apposite forme, ovvero degli oggetti che
daranno la forma al pezzo che verrà poi chiamato getto o fusione. La fusione è una delle
tecnologie di lavorazione tra le più antiche conosciute: i primi utensili
rinvenuti, ottenuti tramite fonderia, risalgono al 4000 a.C. Anche se oggi non
sappiamo ancora quale dei popoli antichi ha per primo e consapevolmente
prodotto ferro e acciaio, è oramai certo che in ogni caso il primo impiego di
questi materiali è di molto precedente all'inizio di quell'era che indichiamo
con età del ferro. Certo la lavorazione del ferro però è tanto utile quanto pericolosa.
Infatti porta all’inquinamento dell’ambiente. E’ inutile promettere maccanismi
particolari per evitare danni che potrebbero contaminare le falde acquifere
oltre al fatto che per il raffreddamento dei forni c’è bisogno di una notevole
quantità di acqua dolce. Per non parlare della salute di chi vive nelle zone,
per via dei rifiuti rilasciati da questi impianti, soprattutto perché si
utilizzano rottami metallici. Sottolineando ancora una volta che vengono emessi
nell’aria, fumi, vapori, gas, polveri, vernici, solventi, acidi e oli minerali
oltre alla diossina. Capirete subito che stiamo parlando del nuovo impianto che
in molti preferirebbero venga aperto, e spero che per affermare ciò si sappia a
cosa si va incontro. Il Gruppo Ragosta è il padre di questa fonderia, e di
altre presenti in Italia. Non si occupa solo del settore siderurgico ma anche
immobiliare, alberghiero e alimentare. Dunque come possiamo vedere, effettivamente è un’ equipe che per aver
ottenuto tutto ciò, avrà sudato sicuramente, per questo sono conosciuti ad oggi, come un’ importante
realtà industriale che punta ad essere la più importante per la produzione di
acciaio del centro-sud. Il campo siderurgico nasce nel 1999 con sede a Casoria
dove si ha la lavorazione dell’acciaio per l’edilizia ed è importantissima
nell’ambito campano. L’elevata produzione ha portato alla progettazione di una
nuova struttura nella zona Pantani appartenente al comune di Riardo, dove anche
qui lavoreranno l’acciaio per l’edilizia ovvero tondo per cemento armato, rete
elettrosaldata, lamiere e tubi. Questo nuovo stabilimento corrisponderebbe a
un’area di circa 400.000 metri quadri e come dicevo prima affiancato a quello
di Casoria. Inoltre procurerà lavoro per più di 400 persone. Si prevede anche
lo sviluppo dei paesi limitrofi oltre che Riardo. Direte, ma come mai una fonderia
reca turismo? Ebbene, non si parla solo di fonderia, ma anche di altre comodità
oltre che a passatempo per tutti, soprattutto per i bambini!! Si avranno
convenzioni con meccanici, elettrauti e gommisti per l’uso del parco automezzi;
accordi con ristoranti e mense per i lavoratori; la costruzione di un lago per
la pesca sportiva!!; Wifi gratuito ad alta velocità!!; ingresso libero nelle
strutture sportive del complesso!!; visite gratuite presso la fabbrica!!;
promozione itinerari turistici riardesi nelle campagne pubblicitarie dello
stabilimento!!. Ebbene, sarà la costruzione di un nuovo Paese dei Balocchi, per
come viene descritto. Vedremo se sarà tutto vero nel caso venisse realizzato.
L’impianto principale, ovvero quello del forno, sarà ad arco elettrico, di alta
tecnologia, ed ecocompatibile che si basa sul principio del riutilizzo del
ferro. La zona del complesso è all’interno dell’area industriale di Riardo,
ricordando che accanto vi sono delle aziende che si occupano di produzione
alimentare, però un punto a favore, è lontano dal centro abitato e quindi non
si avranno ripercussioni sui cittadini. I Vapori che si generano nel forno
vengono indirizzati in un impianto di
abbattimento fumi che trattiene le polveri metalliche, rilasciando aria ripulita.
I rifiuti generati invece vengono separati in Rifiuti Riciclabili e Non
Riciclabili, quindi tutto è estremamente
in regola. L’acqua non viene coinvolta nel processo, infatti serve solo
a raffreddare i forni, in quantità limitata (ma con dubbi). Di tutto ciò gli
automezzi non passeranno neppure per il centro abitato. L’obbiettivo del Gruppo
è anche quello di fornire vapore per il riscaldamento delle stalle degli
allevatori della zona. Dunque sarà un vero e proprio gioiellino, addirittura il
più importante del Meridione. Qualche giorno fa è stato anche presentato il
progetto di questo nuovo stabilimento siderurgico, dove è previsto un investimento
di 100 milioni di euro. A primo impatto per come è descritto e come c’è lo
hanno descritto quasi nessuno sarebbe contrario all’apertura. Però siamo
fortunati che la maggior parte degli abitanti di questo territorio, definito da
alcuni ancora vergine, considerano questo impianto un po’ di troppo, nonostante
le innovazioni che potrebbe portare. Ma lasciamo stare anche l’inquinamento, perché
tanto ormai se ne parla sempre e non cambia mai nulla. Certo, viviamo in un
territorio ancora per poco vergine riguardo alla “sporcizia” umana, per questo
non si può dare l’opportunità di impiantarsi anche in questa zona a delle
persone poco gradite come il Gruppo Ragosta, condannato per varie frodi, commercio
di materiale illecito insieme ad altri danni. Non vorrete per caso che gente
simile contamini il nostro territorio?
Eppure in molti sono d’accordo, perché con aria superficiale ed egoista,
pensano solo ai soldi perché c’è crisi. Ma Dio mio, ci si arriva a capire che
senza un filo di salute, i soldi possono anche andarsi a bruciare?
E chi ha voglia di lavorare li dentro, ha idea a cosa si ridurrà?
Ma davvero siamo messi così male?
Ricordate, io per quanto possa essere giovane e non sappia come si
viveva nei tempi remoti, vedo che le persone anziane sono felici. Loro certo
non hanno avuto ciò che abbiamo noi oggi. Questo vuol dire che si può vivere
anche con poco. E come già dissi tempo fa, a questo punto io dico No.
Preferisco la crisi, preferisco non avere lavoro, e zappare quel pizzico di
terra per darmi da campare, piuttosto che vivere ancor di più nell’angoscia di
una probabile affezione. Gli ammalati non sono quelli che sono ammalati realmente,
ma chi per soldi preferisce ammalarsi!
Comunque sia oltre ciò, avviso ai coloro che sono a favore, non è sicuro
che non venga aperta, tantomeno fare in modo che già sia edificata, perché una
legge regionale del 2009, voluta dagli amministratori comunali riardesi, che
poi ovviamente è stata dimenticata , proibisce la costruzione di questo mostro.
Le parole che ci lascia l’onorevole regionale Gennaro Oliviero sono
alquanto confortevoli.
In merito alle dichiarazioni rilasciate dal dirigente della
Feracciai rispetto al possibile insediamento dell’industria siderurgica sul
territorio riardese, è intervenuto il capogruppo regionale del Psi, Gennaro
Oliviero. « Su Riardo insiste un vincolo di tutela
ambientale e paesistico. No a “industrie pesanti” » Rimango a dir poco sorpreso
rispetto a quanto si è dichiarato in queste ultime ore sul possibile
insediamento siderurgico nel Comune di Riardo. Forse qualcuno crede di
avere la pretesa e il permesso di fare ciò che vuole senza però avere conoscenza
di leggi e regolamenti. Vorrei ricordare che grazie ad una Legge Regionale
del 2009, il Comune di Riardo e i Comuni confinanti sono diventati sede Parco
delle acque minerali, precisamente, basta vedere l’articolo 2 della Legge 22
luglio 2009, n. 8. E’ da miopi non considerare che sul territorio si trovano
campi capaci di garantire produzioni agroalimentari di eccellenza, numerose
difatti sono le aziende agricole, i caseifici bufalini presenti e, solo ad un
paio di chilometri in linea d’area, nascono le sorgenti della Ferrarelle,
Santagata, Lete, importanti marchi di acque minerali del mondo che basano la
propria fortuna proprio sull’armonia e sull’integrità dell’ecosistema
circostante. Le fonderie rappresentano di sicuro un
insediamento che provoca gravi inquinamenti ai territori circostanti
incompatibili con zone in cui insiste l’attività agricola, mi auguro una presa
di coscienza, a partire dall’amministrazione comunale – conclude il capogruppo
regionale del Psi, Gennaro Oliviero–.
Quindi direi non è che per caso, qualcuno si è illuso abbastanza all’udire
dei paroloni enormi dello staff di questo Gruppo?
martedì 6 marzo 2012
TAV? No, grazie! Autostrade del mare? Subito!
Il “governo tecnico” ci spiega in modo esauriente che la TAV “si deve fare perché si deve fare” e sembra affidarsi più alla repressione poliziesca, auspicata anche da PDL, PD, Terzo Polo e Lega, che ad un tavolo di riflessione.
L’unica altra “motivazione tecnica” è che la nostra economia e le nostre infrastrutture devono essere agganciate all’Europa. Orbene, in Italia abbiamo un problema gigantesco, che è quello di avere le due direttrici fondamentali della nostra viabilità, l’autostrada del Sole più la Salerno-Reggio Calabria, e l’Adriatica da Bari a Ravenna, perennemente intasate nei due sensi di marcia, soprattutto da mezzi pesanti, con tempi di percorrenza molto lunghi e costosi.
Sarebbe lungimirante organizzare un sistema di “autostrade del mare”, con navi moderne e veloci, studiate per imbarcare Tir e container, grandi per partire con ogni tempo, che colleghino da una parte Bari a Trieste con una penetrazione immediata in Europa, e dall’altra Palermo con Livorno e Marsiglia, in numero sufficiente per smaltire il traffico esistente, progettate e costruite in Italia in quei cantieri che sono fermi per la concorrenza cinese e coreana.
E’ un progetto industriale che porterebbe lavoro, innovazione, diminuzione del costo del trasporto, diminuzione dell’inquinamento, renderebbe ridicolo il solo pensiero di fare il ponte sullo stretto di Messina con le conseguenti enormi spese per allargare la Salerno-Reggio Calabria.
Naturalmente i porti interessati dovrebbero progettare una viabilità speciale per rendere fluidi e facili imbarchi e sbarchi, e anche qui si tratta di lavoro e di modernizzazione, senza i tempi biblici della Tav.
Anche i “No Tav” dovrebbero appoggiare questa soluzione perché non si può dire solo no e bisogna essere capaci di proporre alternative e, visto che gli argomenti del governo sono: penetrazione in Europa e lavoro, la soluzione delle “autostrade del mare” contiene entrambe le cose.
Voglio contenere al massimo la lunghezza di questo appello perché spero che qualche giornale lo pubblichi, e chiedo alla Rete di aiutarmi a diffonderlo per quel che ognuno può. In seguito, se l’idea va avanti, se ne può parlare in modo più approfondito.
Fonte: Agoravox Italia
giovedì 1 marzo 2012
2 marzo assemblea costitutiva del “Forum per la provincia movimenti per la terra e il paesaggio”
Su incarico del Forum italiano dei Movimenti per la terra e il paesaggio, ho il piacere di invitarvi all’assemblea costitutiva del Forum per la provincia di Caserta che avrà luogo a Pietravairano il 2 marzo p.v., alle ore 18:00, presso l’Auditorium comunale “F. Tommasiello” in piazza Salvo D’Acquisto.
Questi gli argomenti in discussione:
1) costituzione del Forum locale. Definizione modello giuridico e organizzativo
2) nomina dei referenti locali (provinciale, di zona e/o comunali)
3) nomina responsabili dell’informazione locale per i rapporti con la stampa e con il sito nazionale del Forum
4) definizione iniziativa pubblica di presentazione del Forum provinciale
5) iniziativa di richiesta “censimento” a tutti i comuni della provincia per immobili sfitti/vuoti/non utilizzati
6) nomina di almeno un rappresentante del Forum provinciale nel gruppo/mailing list nazionale, incaricato di vagliare le attuali linee guida per la redazione della proposta di legge d’iniziativa popolare
7) definizione di iniziative per l’autofinanziamento delle attività nazionali e locali
8) varie ed eventuali
Considerata la fase “costitutiva” del Forum provinciale, raccomando a tutti voi di estendere il presente invito a cittadini, associazioni e comitati interessati al Forum e alle campagne che dal prossimo 27 febbraio saranno intraprese a tutela del paesaggio e dei suoli.
La scelta di Pietravairano come sede del primo incontro del Forum non è casuale. Da alcuni anni i cittadini di quel Comune si battono contro l’ipotesi di delocalizzare in quel territorio l’attività di cava e il cementificio della società Moccia SpA, oggi ubicati tra Caserta e Maddaloni.
Il Forum Nazionale “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori”, nasce su impulso dell’associazione Slow Food e del Movimento “Stop al Consumo di Territorio”, subito arricchitosi della presenza di numerose organizzazioni nazionali (tra cui Legambiente, LIPU, Italia Nostra, Touring Club Italiano, WWF Italia, Unione Associazioni Apicoltori Italiani Pro Natura, Eddyburg, Movimento Decrescita Felice, Altreconomia, Associazione Comuni Virtuosi, Rete del Nuovo Municipio, Associazione nazionale Città del Vino, Associazione nazionale Città della Nocciola, Borghi Autentici d’Italia, Medici per l’Ambiente, Centro Nuovo Modello di Sviluppo, organizzazioni agricole), di oltre 450 associazioni e comitati locali e più di 3000 prime adesioni individuali, tra cui quelle di urbanisti, docenti universitari, sindaci, architetti, giornalisti, produttori agricoli ecc..
Il Forum Nazionale vuole coinvolgere il maggior numero possibile di soggetti in una rete che condivida gli stessi valori elementari, e sensibilizzare il nostro Paese su uno dei più grandi scempi che sta subendo, sotto silenzio e da troppo tempo: il consumo del suolo libero e fertile a favore di cemento e asfalto.
Il consumo di suolo è in continuo aumento e si stima che attualmente la superficie totale urbanizzata sia di quasi 2 milioni e mezzo di ettari (oltre 100.00 ettari l’anno), ma purtroppo non possiamo fare affidamento su dati certificati, a testimonianza di quanto questo problema debba ancora essere monitorato e sufficientemente considerato come prioritario dalle Istituzioni.
L’attività speculativa in questo campo sembra non conoscere crisi di sorta e, forti delle nostre reti associative, registriamo e verifichiamo continuamente le voci di protesta che si levano a livello locale. Attraverso il Forum intendiamo presto mettere in campo azioni concrete per contrastare questa deriva che sta privandoci per sempre di beni comuni fondamentali: i nostri territori e la loro bellezza. La loro salvezza è legata indissolubilmente alla nostra qualità della vita, ciò che ci ha reso orgogliosi e famosi in tutto il mondo.
Il suolo fertile e l’integrità del paesaggio sono la principale garanzia per il futuro del nostro Paese, del turismo, della nostra agricoltura e dei nostri prodotti tradizionali, della salubrità dei luoghi in cui abitiamo e della biodiversità naturale ivi presente. La storia ci insegna che essi sono la base concreta di ogni cultura locale, ciò che unisce gli italiani nella diversità e ci rende un popolo unico. Paesaggio e territorio fertile sono la risorsa economica di cui siamo più ricchi, è assurdo sprecarla così.
Il nascente Forum nazionale intende mettere in campo una serie di azioni concrete per fermare il consumo di suoli fertili e lo scempio del paesaggio italiano:
1) PROPOSTA DI LEGGE di iniziativa popolare
2) CENSIMENTO in tutti i Comuni degli immobili sfitti o non utilizzati
3) CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE a livello nazionale
Per informazioni e adesioni:
Nicola Sorbo n.sorbo@libero.it
visitate il sito www.salviamoilpaesaggio.it
http://altocasertano.wordpress.com/
Questi gli argomenti in discussione:
1) costituzione del Forum locale. Definizione modello giuridico e organizzativo
2) nomina dei referenti locali (provinciale, di zona e/o comunali)
3) nomina responsabili dell’informazione locale per i rapporti con la stampa e con il sito nazionale del Forum
4) definizione iniziativa pubblica di presentazione del Forum provinciale
5) iniziativa di richiesta “censimento” a tutti i comuni della provincia per immobili sfitti/vuoti/non utilizzati
6) nomina di almeno un rappresentante del Forum provinciale nel gruppo/mailing list nazionale, incaricato di vagliare le attuali linee guida per la redazione della proposta di legge d’iniziativa popolare
7) definizione di iniziative per l’autofinanziamento delle attività nazionali e locali
8) varie ed eventuali
Considerata la fase “costitutiva” del Forum provinciale, raccomando a tutti voi di estendere il presente invito a cittadini, associazioni e comitati interessati al Forum e alle campagne che dal prossimo 27 febbraio saranno intraprese a tutela del paesaggio e dei suoli.
La scelta di Pietravairano come sede del primo incontro del Forum non è casuale. Da alcuni anni i cittadini di quel Comune si battono contro l’ipotesi di delocalizzare in quel territorio l’attività di cava e il cementificio della società Moccia SpA, oggi ubicati tra Caserta e Maddaloni.
Il Forum Nazionale “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori”, nasce su impulso dell’associazione Slow Food e del Movimento “Stop al Consumo di Territorio”, subito arricchitosi della presenza di numerose organizzazioni nazionali (tra cui Legambiente, LIPU, Italia Nostra, Touring Club Italiano, WWF Italia, Unione Associazioni Apicoltori Italiani Pro Natura, Eddyburg, Movimento Decrescita Felice, Altreconomia, Associazione Comuni Virtuosi, Rete del Nuovo Municipio, Associazione nazionale Città del Vino, Associazione nazionale Città della Nocciola, Borghi Autentici d’Italia, Medici per l’Ambiente, Centro Nuovo Modello di Sviluppo, organizzazioni agricole), di oltre 450 associazioni e comitati locali e più di 3000 prime adesioni individuali, tra cui quelle di urbanisti, docenti universitari, sindaci, architetti, giornalisti, produttori agricoli ecc..
Il Forum Nazionale vuole coinvolgere il maggior numero possibile di soggetti in una rete che condivida gli stessi valori elementari, e sensibilizzare il nostro Paese su uno dei più grandi scempi che sta subendo, sotto silenzio e da troppo tempo: il consumo del suolo libero e fertile a favore di cemento e asfalto.
Il consumo di suolo è in continuo aumento e si stima che attualmente la superficie totale urbanizzata sia di quasi 2 milioni e mezzo di ettari (oltre 100.00 ettari l’anno), ma purtroppo non possiamo fare affidamento su dati certificati, a testimonianza di quanto questo problema debba ancora essere monitorato e sufficientemente considerato come prioritario dalle Istituzioni.
L’attività speculativa in questo campo sembra non conoscere crisi di sorta e, forti delle nostre reti associative, registriamo e verifichiamo continuamente le voci di protesta che si levano a livello locale. Attraverso il Forum intendiamo presto mettere in campo azioni concrete per contrastare questa deriva che sta privandoci per sempre di beni comuni fondamentali: i nostri territori e la loro bellezza. La loro salvezza è legata indissolubilmente alla nostra qualità della vita, ciò che ci ha reso orgogliosi e famosi in tutto il mondo.
Il suolo fertile e l’integrità del paesaggio sono la principale garanzia per il futuro del nostro Paese, del turismo, della nostra agricoltura e dei nostri prodotti tradizionali, della salubrità dei luoghi in cui abitiamo e della biodiversità naturale ivi presente. La storia ci insegna che essi sono la base concreta di ogni cultura locale, ciò che unisce gli italiani nella diversità e ci rende un popolo unico. Paesaggio e territorio fertile sono la risorsa economica di cui siamo più ricchi, è assurdo sprecarla così.
Il nascente Forum nazionale intende mettere in campo una serie di azioni concrete per fermare il consumo di suoli fertili e lo scempio del paesaggio italiano:
1) PROPOSTA DI LEGGE di iniziativa popolare
2) CENSIMENTO in tutti i Comuni degli immobili sfitti o non utilizzati
3) CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE a livello nazionale
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