La cosiddetta “Terra dei fuochi”, un nome coniato da Legambiente e
poi adottato da Roberto Saviano in Gomorra e da tanti altri, è una zona
che si estende fra i comuni di Giugliano, Qualiano e Villaricca.
Come il suo nome suggerisce, quest’area è particolarmente colpita dai
roghi abusivi di rifiuti tossici, soprattutto nella bella stagione.
Tuttavia, relegare questa pratica solo a questo territorio sarebbe
sbagliato, visto che liberarsi di rifiuti pericolosi mediante roghi è
una prassi che non conosce confini territoriali, come viene dimostrato
attraverso le moltissime testimonianze raccolte dal sito web www.laterradeifuochi.it.
I roghi vengono solitamente appiccati nelle ore serali, quando le nubi
di denso fumo nero che si innalzano per centinaia di metri per poi
scomporsi ed espandersi nel cielo si notano meno. Spesso, se di mattina
si percorre in auto l’Asse Mediano per tutta la sua lunghezza da Acerra
al Lago Patria, si nota che il cielo in molti punti è coperto di una
coltre grigia e che qua e là ancora si alzano colonne di fumo. Gli
incendi sono spesso difficili da localizzare, non essendovi rilievi da
cui osservare la zona. Ma in giornate con poca foschia, dalla cima del
Vesuvio si possono individuare senza difficoltà i luoghi esatti dove è
stato appiccato un incendio. Se ne contano a decine.