"Tutto quello che si fa, è solo ed esclusivamente per noi. Non possiamo vivere in un mondo rovinato in tutti i sensi, quando abbiamo invece l'opportunità di collaborare tra di noi e fare di questo mondo un luogo più bello, ricordandoci che la terra su cui viviamo non ci è stata donata dai nostri padri ma ci è stata prestata dai nostri figli."

sabato 20 settembre 2014

SMALTIMENTO RAEE

Dove gettare gli elettrodomestici non più funzionanti? Smartphone, tostapane, caricabatterie, ma anche frigoriferi e vecchie lavatrici non possono essere gettati nell'indifferenziata e né tantomeno abbandonati vicino a secchioni o, peggio, in mezzo alle campagne.



 Gli apparecchi elettronici e elettrici, i cosiddetti RAEE, una volta che termina il loro ciclo di vita diventano rifiuti catalogabili dalla normativa come Pericolosi, per la presenza di sostanze tossiche per l'ambiente e la non biodegradabilità di tali apparecchi. Un rifiuto elettronico, quando correttamente conferito ai centri di raccolta o isole ecologiche viene smontato e molti dei suoi componenti recuperati e avviati al riciclo essendo presenti materie prime come rame, ferro, acciaio,alluminio, vetro, argento, oro, piombo, mercurio. Il recupero di tali risorse permette di limitari gli sprechi e possono essere riutilizzate per costruire nuove apparecchiature. Non si esagera quando si afferma che le discariche sono le prime miniere di metalli preziosi.
Queste operazioni permettono di garantire opportunità di lavoro a molte imprese italiane e delle filiere virtuose, oltre che un notevole risparmio in termini di emissioni di C02 e di energia. Un esempio? Solo nei primi sei mesi di quest'anno sono state trattate circa 35.000 tonnellate di RAEE: di cui 16.300 tonnellate di R1 (come frigoriferi, congelatori, condizionatori) e 18.500 tonnellate di R2 (ovvero lavatrici, lavastoviglie, scalda-acqua, forni, cappe). Sono cifre enormi!
 
Il riciclo degli elettrodomestici ha permesso quindi un risparmio energetico di più di 35 milioni di kWh (rispetto all'energia necessaria per estrarre materiale ex - novo) e la mancata immissione in atmosfera di circa 400.000 t di CO2.
Proprio alla luce di questi dati e alla vigilia di "Puliamo il mondo" Legambiente ed Ecodom diffondono le 5 regole d'oro per conferire correttamente gli elettrodomestici in modo da innescare la virtuosa filiera del riciclo dei RAEE:
1) Non buttare MAI i RAEE nella spazzatura indifferenziata, non abbandonarli nell'ambiente e non dimenticarli in casa, in soffitta o nei garage.
2) I RAEE vanno portati presso le isole ecologiche più vicine allestite dagli Enti Locali per la raccolta differenziata delle diverse tipologie di rifiuti. Dai centri di raccolta i rifiuti vanno incontro ad apposite divisioni e trattamenti che ne permettono il recupero e/o il riciclo o l'opportuno smaltimento. Clicca QUI per cercare quella più vicina a casa tua.
 3) In caso di acquisto di un nuovo elettrodomestico, consegnare il vecchio al negoziante che è tenuto a ritirarlo gratuitamente (dal giugno 2010, grazie all'entrata in vigore del cosiddetto decreto "Uno contro Uno"). Inoltre, dal mese di aprile 2014, con il nuovo Decreto Legislativo 49/2014 è stato introdotto l'obbligo di ritiro gratuito "uno contro zero" per i piccoli elettrodomestici  (aventi cioè dimensione massima inferiore a 25 cm) da parte dei negozi con superficie di vendita superiore a 400 mq.
4) Richiedere il ritiro a domicilio per i RAEE ingombranti
5) i RAEE se correttamente riciclati possono diventare preziose risorse, mentre, possono essere dannosi per l'ambiente se trattati in modo scorretto. Da un frigorifero, ad esempio, si ottengono fino a 28 kg di ferro, 6 kg di plastica e oltre 3 kg tra rame e alluminio, ma contiene anche CFC e gli HCFC, gas ozono-lesivi che sono sostanze pericolose. Inoltre un pericolo inquinamento consiste anche nel recupero clandestino di parti utili a fini economici ma incurante dello smaltimento delle restanti parti. 
Non bisogna però tralasciare un dettaglio e cioè che la crescente diffusione di apparecchi elettronici sta determinando un sempre maggiore rischio di abbandono nell'ambiente, nelle discariche e termovalorizzatori o, peggio, in roghi abusivi e traffici legati alla malavita organizzata e questo determina conseguenze di inquinamento del suolo, dell'aria, dell'acqua con ripercussioni sulla salute umana.
Ecco perché è molto importante che si insista con le iniziative mirate a migliorare la conoscenza sulla corretta raccolta differenziata e per esempio Puliamo il mondo è una di queste.

Articolo comparso in data 16/09/14 su: GreenMe

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