La Fonderia è la branca
della metallurgia che si occupa dei processi produttivi che permettono di ottenere degli
oggetti metallici tramite la fusione e la colata di questi ultimi in apposite forme, ovvero degli oggetti che
daranno la forma al pezzo che verrà poi chiamato getto o fusione. La fusione è una delle
tecnologie di lavorazione tra le più antiche conosciute: i primi utensili
rinvenuti, ottenuti tramite fonderia, risalgono al 4000 a.C. Anche se oggi non
sappiamo ancora quale dei popoli antichi ha per primo e consapevolmente
prodotto ferro e acciaio, è oramai certo che in ogni caso il primo impiego di
questi materiali è di molto precedente all'inizio di quell'era che indichiamo
con età del ferro. Certo la lavorazione del ferro però è tanto utile quanto pericolosa.
Infatti porta all’inquinamento dell’ambiente. E’ inutile promettere maccanismi
particolari per evitare danni che potrebbero contaminare le falde acquifere
oltre al fatto che per il raffreddamento dei forni c’è bisogno di una notevole
quantità di acqua dolce. Per non parlare della salute di chi vive nelle zone,
per via dei rifiuti rilasciati da questi impianti, soprattutto perché si
utilizzano rottami metallici. Sottolineando ancora una volta che vengono emessi
nell’aria, fumi, vapori, gas, polveri, vernici, solventi, acidi e oli minerali
oltre alla diossina. Capirete subito che stiamo parlando del nuovo impianto che
in molti preferirebbero venga aperto, e spero che per affermare ciò si sappia a
cosa si va incontro. Il Gruppo Ragosta è il padre di questa fonderia, e di
altre presenti in Italia. Non si occupa solo del settore siderurgico ma anche
immobiliare, alberghiero e alimentare. Dunque come possiamo vedere, effettivamente è un’ equipe che per aver
ottenuto tutto ciò, avrà sudato sicuramente, per questo sono conosciuti ad oggi, come un’ importante
realtà industriale che punta ad essere la più importante per la produzione di
acciaio del centro-sud. Il campo siderurgico nasce nel 1999 con sede a Casoria
dove si ha la lavorazione dell’acciaio per l’edilizia ed è importantissima
nell’ambito campano. L’elevata produzione ha portato alla progettazione di una
nuova struttura nella zona Pantani appartenente al comune di Riardo, dove anche
qui lavoreranno l’acciaio per l’edilizia ovvero tondo per cemento armato, rete
elettrosaldata, lamiere e tubi. Questo nuovo stabilimento corrisponderebbe a
un’area di circa 400.000 metri quadri e come dicevo prima affiancato a quello
di Casoria. Inoltre procurerà lavoro per più di 400 persone. Si prevede anche
lo sviluppo dei paesi limitrofi oltre che Riardo. Direte, ma come mai una fonderia
reca turismo? Ebbene, non si parla solo di fonderia, ma anche di altre comodità
oltre che a passatempo per tutti, soprattutto per i bambini!! Si avranno
convenzioni con meccanici, elettrauti e gommisti per l’uso del parco automezzi;
accordi con ristoranti e mense per i lavoratori; la costruzione di un lago per
la pesca sportiva!!; Wifi gratuito ad alta velocità!!; ingresso libero nelle
strutture sportive del complesso!!; visite gratuite presso la fabbrica!!;
promozione itinerari turistici riardesi nelle campagne pubblicitarie dello
stabilimento!!. Ebbene, sarà la costruzione di un nuovo Paese dei Balocchi, per
come viene descritto. Vedremo se sarà tutto vero nel caso venisse realizzato.
L’impianto principale, ovvero quello del forno, sarà ad arco elettrico, di alta
tecnologia, ed ecocompatibile che si basa sul principio del riutilizzo del
ferro. La zona del complesso è all’interno dell’area industriale di Riardo,
ricordando che accanto vi sono delle aziende che si occupano di produzione
alimentare, però un punto a favore, è lontano dal centro abitato e quindi non
si avranno ripercussioni sui cittadini. I Vapori che si generano nel forno
vengono indirizzati in un impianto di
abbattimento fumi che trattiene le polveri metalliche, rilasciando aria ripulita.
I rifiuti generati invece vengono separati in Rifiuti Riciclabili e Non
Riciclabili, quindi tutto è estremamente
in regola. L’acqua non viene coinvolta nel processo, infatti serve solo
a raffreddare i forni, in quantità limitata (ma con dubbi). Di tutto ciò gli
automezzi non passeranno neppure per il centro abitato. L’obbiettivo del Gruppo
è anche quello di fornire vapore per il riscaldamento delle stalle degli
allevatori della zona. Dunque sarà un vero e proprio gioiellino, addirittura il
più importante del Meridione. Qualche giorno fa è stato anche presentato il
progetto di questo nuovo stabilimento siderurgico, dove è previsto un investimento
di 100 milioni di euro. A primo impatto per come è descritto e come c’è lo
hanno descritto quasi nessuno sarebbe contrario all’apertura. Però siamo
fortunati che la maggior parte degli abitanti di questo territorio, definito da
alcuni ancora vergine, considerano questo impianto un po’ di troppo, nonostante
le innovazioni che potrebbe portare. Ma lasciamo stare anche l’inquinamento, perché
tanto ormai se ne parla sempre e non cambia mai nulla. Certo, viviamo in un
territorio ancora per poco vergine riguardo alla “sporcizia” umana, per questo
non si può dare l’opportunità di impiantarsi anche in questa zona a delle
persone poco gradite come il Gruppo Ragosta, condannato per varie frodi, commercio
di materiale illecito insieme ad altri danni. Non vorrete per caso che gente
simile contamini il nostro territorio?
Eppure in molti sono d’accordo, perché con aria superficiale ed egoista,
pensano solo ai soldi perché c’è crisi. Ma Dio mio, ci si arriva a capire che
senza un filo di salute, i soldi possono anche andarsi a bruciare?
E chi ha voglia di lavorare li dentro, ha idea a cosa si ridurrà?
Ma davvero siamo messi così male?
Ricordate, io per quanto possa essere giovane e non sappia come si
viveva nei tempi remoti, vedo che le persone anziane sono felici. Loro certo
non hanno avuto ciò che abbiamo noi oggi. Questo vuol dire che si può vivere
anche con poco. E come già dissi tempo fa, a questo punto io dico No.
Preferisco la crisi, preferisco non avere lavoro, e zappare quel pizzico di
terra per darmi da campare, piuttosto che vivere ancor di più nell’angoscia di
una probabile affezione. Gli ammalati non sono quelli che sono ammalati realmente,
ma chi per soldi preferisce ammalarsi!
Comunque sia oltre ciò, avviso ai coloro che sono a favore, non è sicuro
che non venga aperta, tantomeno fare in modo che già sia edificata, perché una
legge regionale del 2009, voluta dagli amministratori comunali riardesi, che
poi ovviamente è stata dimenticata , proibisce la costruzione di questo mostro.
Le parole che ci lascia l’onorevole regionale Gennaro Oliviero sono
alquanto confortevoli.
In merito alle dichiarazioni rilasciate dal dirigente della
Feracciai rispetto al possibile insediamento dell’industria siderurgica sul
territorio riardese, è intervenuto il capogruppo regionale del Psi, Gennaro
Oliviero. « Su Riardo insiste un vincolo di tutela
ambientale e paesistico. No a “industrie pesanti” » Rimango a dir poco sorpreso
rispetto a quanto si è dichiarato in queste ultime ore sul possibile
insediamento siderurgico nel Comune di Riardo. Forse qualcuno crede di
avere la pretesa e il permesso di fare ciò che vuole senza però avere conoscenza
di leggi e regolamenti. Vorrei ricordare che grazie ad una Legge Regionale
del 2009, il Comune di Riardo e i Comuni confinanti sono diventati sede Parco
delle acque minerali, precisamente, basta vedere l’articolo 2 della Legge 22
luglio 2009, n. 8. E’ da miopi non considerare che sul territorio si trovano
campi capaci di garantire produzioni agroalimentari di eccellenza, numerose
difatti sono le aziende agricole, i caseifici bufalini presenti e, solo ad un
paio di chilometri in linea d’area, nascono le sorgenti della Ferrarelle,
Santagata, Lete, importanti marchi di acque minerali del mondo che basano la
propria fortuna proprio sull’armonia e sull’integrità dell’ecosistema
circostante. Le fonderie rappresentano di sicuro un
insediamento che provoca gravi inquinamenti ai territori circostanti
incompatibili con zone in cui insiste l’attività agricola, mi auguro una presa
di coscienza, a partire dall’amministrazione comunale – conclude il capogruppo
regionale del Psi, Gennaro Oliviero–.
Quindi direi non è che per caso, qualcuno si è illuso abbastanza all’udire
dei paroloni enormi dello staff di questo Gruppo?
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