La cosiddetta “Terra dei fuochi”, un nome coniato da Legambiente e
poi adottato da Roberto Saviano in Gomorra e da tanti altri, è una zona
che si estende fra i comuni di Giugliano, Qualiano e Villaricca.
Come il suo nome suggerisce, quest’area è particolarmente colpita dai
roghi abusivi di rifiuti tossici, soprattutto nella bella stagione.
Tuttavia, relegare questa pratica solo a questo territorio sarebbe
sbagliato, visto che liberarsi di rifiuti pericolosi mediante roghi è
una prassi che non conosce confini territoriali, come viene dimostrato
attraverso le moltissime testimonianze raccolte dal sito web www.laterradeifuochi.it.
I roghi vengono solitamente appiccati nelle ore serali, quando le nubi
di denso fumo nero che si innalzano per centinaia di metri per poi
scomporsi ed espandersi nel cielo si notano meno. Spesso, se di mattina
si percorre in auto l’Asse Mediano per tutta la sua lunghezza da Acerra
al Lago Patria, si nota che il cielo in molti punti è coperto di una
coltre grigia e che qua e là ancora si alzano colonne di fumo. Gli
incendi sono spesso difficili da localizzare, non essendovi rilievi da
cui osservare la zona. Ma in giornate con poca foschia, dalla cima del
Vesuvio si possono individuare senza difficoltà i luoghi esatti dove è
stato appiccato un incendio. Se ne contano a decine.
Per l’estrema frammentazione del fenomeno, la durata ridotta degli
incendi e la semplicità con cui viene eseguita questa tecnica di
smaltimento, è difficile per le forze dell’ordine controllare e arginare
i fuochi. Inoltre, solitamente i criminali spesso non danno fuoco ai
rifiuti di persona, ma sfruttano la manodopera a-problematica e a basso
costo rappresentata da rom e immigrati per appiccare i roghi. E
comunque, quando si vede il fumo levarsi, chi ha sversato e incendiato
il più delle volte è già lontano.
Dall'introduzione al sito La terra dei fuochi:
Ricordo i primi anni in cui era ufficialmente scoppiata la
questione rifiuti a Napoli e in Campania. Era il 2008, da
semplice cittadino mi recavo alle numerose riunioni presso le
discariche e i vari presidi sul territorio.
Acerra, Pianura, Giugliano, Chiaiano, Terzigno, ovunque andavo
dicevo sempre: "ragazzi è importante battersi contro una
discarica o un inceneritore, ma vi rendete conto che stiamo
ignorando qualcosa di molto peggio?"
Corrono alla mente numerosi episodi. Ma voglio riportare di
seguito in dialetto le risposte piccate di quanti ho poi
soprannominato gli "illuminati" della monnezza:
"ma tu si scem? e cr'è nu poc 'e fumm?? chell sarann al massimo
e zingar che stann 'a squaglià nu poco e ramm, o fann sol pe'
magnà..."
Questo il banner in cui invitano utenti ad aiutarli tramite Facebook:
Per visualizzare i lavori artistici-satirici del collettivo Latrones sulla vicenda, vai a questo link e scorri la pagina fino a Terra dei fuochi: http://www.latrones.it/galleria/#!prettyPhoto
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